Domanda

Le linee guida n. 4 dell’autorità anticorruzione consentono di derogare al principio di rotazione  – con sintetica motivazione – nel caso di acquisti di importo inferiore ai mille euro. Acquisti che possono essere effettuati senza obbligo di ricorrere al mercato  elettronico.

La nuova legge di bilancio prevede la possibilità di acquisti fuori mercato entro i 5 mila euro: si deve ritenere che anche in questo caso sia possibile derogare al principio di rotazione?

 

Risposta

La legge di bilancio (n. 145/2018) con il comma 130, art. 1, introduce un importante adeguamento al comma 450, art. 1, della legge 296/2006 (comma capitale in tema di spending review) modificando la soglia – da somme inferiori ai mille euro a somme inferiori a 5mila euro – , per cui è consentito al RUP di procedere con l’acquisizione della commessa senza necessità  di ricorrere al mercato elettronico.

E’ bene annotare che il RUP ha una mera facoltà di non agire attraverso il mercato elettronico ma, evidentemente, bene sarebbe – salvo situazioni estreme di urgenza oggettiva – sempre effettuare una escussione delle vetrine per verificare la presenza del prodotto.

Come evidenziato nel quesito, in relazione alla pregressa “micro” soglia dei mille euro, le linee guida n. 4 consentivano una deroga al criterio della rotazione con una sintetica motivazione.

Secondo l’autorità anticorruzione, è chiaro che esasperare il formalismo della rotazione anche per micro acquisizioni potrebbe avere un effetto deleterio rispetto ad esigenze di tempestività dell’acquisizione.

La stessa ANAC, con lo schema di linee guida di recente trasmesso al Consiglio di Stato, rileva la necessità di chiarire se anche in relazione ad importi fino ai 5mila euro il RUP possa o meno derogare al criterio dell’alternanza tra imprese consentendo il riaffido al pregresso affidatario e/o invitare al  procedimento (qualora si volesse effettuare una competizione tra diversi preventivi) anche soggetti già invitati.

Se l’ANAC non fornisce una risposta sulla questione, occorre invece registrare – in tema – l’importante parere del Consiglio di Stato n. 1312/2019 reso proprio sullo schema di cui si è appena detto.      

Proprio in relazione alla questione specifica – deroga alla rotazione nell’ambito dei 5mila euro – il Collegio testualmente puntualizza di condividere “l’innalzamento della soglia entro la quale è possibile, con scelta motivata, derogare al principio di rotazione”.

Pertanto, nell’ambito anche dei 5mila euro la rotazione può subire delle deroghe. Ora è chiaro che il RUP dovrà evitare artificiosi frazionamenti negli acquisti e, si deve ritenere secondo una prassi corretta, che la deroga potrebbe essere motivata nel limite massimo di un riaffido (già un secondo riaffido, salvo che si tratti di importi realmente esigui – es. 1.500 ciascuno –) esige una motivazione sicuramente più accurata.

A titolo esemplificativo, si può ritenere – sotto il profilo pratico – che il secondo riaffido, e  nel terzo,  potrebbe essere effettuato confrontando comunque  i prezzi del mercato elettronico.

In ogni caso, la deroga deve avere una motivazione da inserire nella determinazione a contrattare.    

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