FSC 2022: via libera al riparto della quota integrativa per servizi educativi all’infanzia

Nella seduta straordinaria del 19 maggio la Conferenza Stato-città ha dato il via libera allo schema di decreto del Ministro dell’interno per il riparto del contributo di 120 milioni di euro per l’anno 2022 finalizzato a incrementare il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia e di definizione delle relative modalità di monitoraggio. Si tratta dell’integrazione al Fondo di solidarietà comunale prevista dalla legge di bilancio 2022 con una modifica all’art. 1, comma 449, lett. d-sexies) della legge n. 232/2016.

L’ammontare della quota integrativa del Fondo è destinata ad aumentare nei prossimi anni: essa sarà infatti pari a 175 milioni di euro per l’anno 2023, a 230 milioni di euro per l’anno 2024, a 300 milioni di euro per l’anno 2025, a 450 milioni di euro per l’anno 2026 e a 1.100 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027. L’assegnazione del contributo arriva in forte ritardo, visto che la scadenza prevista per l’approvazione del decreto era fissata allo scorso 28 febbraio; per i prossimi anni, invece, avverrà entro il 30 novembre dell’anno precedente a quello di riferimento, sempre previo apposito decreto ministeriale.

Nella stessa seduta sono stati approvati anche i seguenti provvedimenti:

  • Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, per il primo riparto delle risorse per l’anno 2022 del fondo per il ristoro ai comuni per la mancata riscossione dell’imposta di soggiorno e di analoghi contributi;
  • Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, per il riparto del contributo di 22,6 milioni di euro, per l’anno 2022, ai comuni che hanno usufruito delle anticipazioni di liquidità ai sensi dell’articolo 243-ter del TUEL o che sono stati destinatari delle anticipazioni disposte con i provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 243-quinquies del medesimo TUEL e che, per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 18 del 2019, subiscono un maggiore onere finanziario dovuto alla riduzione dell’arco temporale di restituzione delle predette anticipazioni.

Qui il report della seduta straordinaria della Conferenza Stato-Città del 19/05/2022

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