di Andrea Bellini
Nei bilanci comunali, alcune componenti – pur non ricevendo la stessa attenzione riservata alle spese – incidono in modo rilevante sulla determinazione del risultato di amministrazione. In particolare, i residui attivi che l’ente locale ritiene ancora esigibili spesso rimangono iscritti a bilancio per anni senza che si realizzi la relativa riscossione. Tuttavia, mentre i responsabili dei vari settori tendono a focalizzarsi prevalentemente sulla programmazione e gestione della spesa, è opportuno che almeno il responsabile finanziario tenda a garantire un’analoga attenzione anche alla parte entrata.
Con la deliberazione n. 67/2025/PRSE, la Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna ha approfondito il tema, evidenziando come un’elevata incidenza di residui attivi – soprattutto se legati a contributi “a rendicontazione” – possa compromettere la corretta rappresentazione dell’avanzo di amministrazione e incidere sulla liquidità dell’ente. Oltre a richiamare l’importanza di un corretto allineamento tra l’imputazione dell’entrata e il cronoprogramma della spesa (in particolare per i contributi provenienti da enti che adottano la contabilità finanziaria potenziata) la Corte ha sottolineato la necessità di un riaccertamento annuale rigoroso, volto a mantenere tra i residui solo quelli realmente esigibili, con un grado di certezza ragionevole. Infatti il mantenimento in bilancio di residui non più riscuotibili può determinare un avanzo solo contabile, non supportato da effettiva disponibilità di cassa. In questo contesto, il Fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) rappresenta uno strumento fondamentale per contenere l’impatto dei crediti incerti sul bilancio.
Per far ciò – come già evidenziato nell’articolo del 9 maggio 2025 (“Corte dei Conti: possibile l’accantonamento a FCDE per i crediti verso altre P.A.”) – la Corte ha chiarito che è possibile accantonare FCDE anche in relazione a crediti vantati verso altre amministrazioni pubbliche, qualora se ne registrino ritardi significativi nella riscossione.
Tuttavia, l’accantonamento al FCDE va affiancato a una strategia gestionale più ampia: rafforzare le attività di riscossione, migliorare la previsione delle entrate e utilizzare strumenti come il Piano annuale dei flussi di cassa. Questo consente di stimare con maggiore precisione le risorse effettivamente disponibili e di pianificare le spese in modo sostenibile, evitando tensioni finanziarie.
Pubblicato su EL News il 18/06/2025
Conosci il nostro servizio contabile più richiesto di Luglio?
👉 Relazione per la Salvaguardia degli Equilibri
Hai già aggiornato il bilancio? Publika ti offre un servizio completo, preciso e conforme alla normativa vigente.
Scopri tutti i servizi di Publika in materia contabile
I tempi stringono e le scadenze si avvicinano. Non rispettare gli equilibri finanziari richiesti comporta rischi e sanzioni. Non farti trovare impreparato!
Tu ci fornisci i dati, noi pensiamo a tutto il resto.