Analisi tecnico-operativa del servizio di elaborazione stipendi del MEF

Gianluca Bertagna

Abbiamo già affrontato, dal punto di vista giuridico, la questione dell’elaborazione delle buste paga tramite convenzionamento con il Ministero dell’Economia e delle Finanze .
Dopo una prima fase di forte allarmismo e il conseguente proliferare di interventi interpretativi spesso contraddittori, giungono ora delle informazioni più precise e operative. Contengono spunti significativi le lettere di richiesta di chiarimento inviate dall’ANCI, ma è particolarmente interessante il Manuale Operativo che lo stesso MEF ha inviato agli enti che hanno fatto richiesta di convenzionamento entro lo scorso 31 agosto. Il “Modello di servizio del sistema per la gestione del personale” fornisce diverse risposte ai dubbi emersi perché spiega puntualmente come verrà svolto il servizio in collaborazione con il MEF. Abbiamo quindi informazioni e strumenti utili per analizzare concretamente le tante questioni emerse.
Prima di addentrarci nello specifico sono necessarie due premesse.
Il fatto che la pubblica amministrazione provveda all’elaborazione delle buste paga di tutti i suoi dipendenti a livello centralizzato ed al minor costo possibile è un principio estremamente positivo. Il problema è che nel nostro sistema la varietà di pubbliche amministrazioni, di procedure, di contratti applicati, di prassi precedenti e di scelte organizzative del passato, rendono il tutto più difficile. Non impossibile, semplicemente più difficile.
In secondo luogo, sottolineiamo che il presente approfondimento va letto in forte correlazione con quanto già scritto nel numero 17 di Personale News. In quella sede avevamo esaminato le disposizioni con una particolare attenzione agli aspetti giuridici; con il presente lavoro, vogliamo invece dare qualche elemento in più di natura applicativa.

Scarica dal link sottostante il testo completo dell’approfondimento.

N. 51

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