I piani di razionalizzazione

Gianluca Bertagna e Augusto Sacchi

L’argomento dei Piani di Razionalizzazione, previsti dall’art. 16 del D.L. 98/2011, è uno dei temi “caldi” di
questi primi mesi del 2012. L’interesse è legittimo e lo si comprende dai quesiti che riceviamo. D’altro
canto – sempre di più – si sta comprendendo la vera finalità che il legislatore ha inteso affidare alle
norme sui PdR. E cioè: non un indifferenziato aumento delle risorse destinate al personale dipendente,
ma un percorso “virtuoso” fatto di risparmi e razionalizzazioni che, per una percentuale, porta
all’incremento delle risorse destinate alla contrattazione collettiva decentrata. Una novità tutt’altro che
trascurabile in questo triennio di blocco totale sia delle retribuzioni tabellari che per le risorse decentrate.
Il percorso proposto prevede una “spending review” sui capitoli di spesa dei bilanci della pubblica
amministrazione, a cui si associa un’attività di misurazione dei risultati raggiunti dall’azione
amministrativa e di verifica dell’efficienza dell’organizzazione. La prima scadenza prevista dal legislatore
è vicina: 31 marzo 2012 e “saltare” questa data vuol dire, saltare un anno di possibili economie,
risparmi, integrazioni di fondi.
Il presente documento è stato elaborato sotto forma di domande e risposte, con l’obiettivo di
rappresentare uno strumento operativo di facile consultazione che tocca tutti i temi e gli argomenti.

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N. 48 – I piani di razionalizzazione21

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