Delibera di giunta delle somme impignorabili: alcuni spunti operativi

di Carlo Gemma

Come avevamo già adeguatamente approfondito nel nostro articolo di Gennaio, l’introduzione del piano annuale dei flussi di cassa di fatto ha determinato un ragionamento in più in sede di determinazione delle somme impignorabili ai sensi dell’articolo 159 del TUEL.

Il tenore dell’articolo del TUEL, nel comma 2, infatti, sottolinea che le somme non soggette ad esecuzione forzata sono quelle destinate al pagamento degli stipendi e relativi oneri, delle rate dei mutui e dei prestiti obbligazionari ed all’espletamento dei servizi indispensabili, spostando così l’attenzione sugli stanziamenti di cassa relativi alle suddette voci e, di conseguenza, al piano annuale dei flussi approvato con delibera di giunta ed aggiornato con i successivi atti del responsabile dell’ufficio finanziario. La delibera delle somme impignorabili relativa al secondo semestre 2025 risulta quindi la prima ad essere direttamente coinvolta da questi ragionamenti.

Se in teoria sembra tutto semplice, il 30 giugno è in realtà il crocevia di diversi adempimenti che sono tra loro collegati, in quanto la delibera delle somme impignorabili deve adottarsi preventivamente per ogni semestre: quindi per il massimo della tutela sarebbe opportuno prima che lo stesso sia iniziato. Per contro però l’aggiornamento dei flussi di cassa dovrebbe essere fatto appunto nei primi giorni di Luglio, aggiornando la colonna degli incassi del secondo trimestre e ridefinendo la pianificazione stessa dei pagamenti previsti e non ancora realizzati. Inoltre negli stessi giorni l’ufficio finanziario sarà alle prese con la salvaguardia degli equilibri e l’eventuale variazione di assestamento che potrebbe anche modificare le esigenze relative alle suddette voci.

In questo contesto abbastanza complicato e ricco di scadenze (che sembrano non essere perfettamente raccordate) si ritiene che la procedura più completa per la determinazione delle somme impignorabili debba tener conto sia del piano dei flussi di cassa (conteggiando quindi i pagamenti previsti per il secondo semestre), sia gli elementi extracontabili (o meglio i correttivi che, a causa dell’aggiornamento del piano dei flussi, potrebbero determinare modifiche alle voci dei servizi indispensabili).

Questo ragionamento è attuabile solo nel caso in cui il piano dei flussi di cassa sia basato su un calcolo analitico per capitolo, o almeno con un conteggio per missione e programma delle spese, che permetta quindi di scorporare le voci relative ai servizi indispensabili e darne relativa pianificazione. Nel caso in cui tale operazione non sia possibile sarà necessario pertanto fare una previsione specifica sulla previsione di spesa dei capitoli coinvolti.

Altro elemento da tenere sotto controllo riguarda le differenze nelle normative di riferimento, ne è un esempio la verifica della gestione degli oneri contributivi del personale, in quanto il versamento delle somme relative al mese di dicembre potrebbe avvenire nel mese successivo e quindi il flusso di cassa potrebbe non tenerne conto mentre ai fini dell’articolo 159 del TUEL vanno specificatamente inclusi.

Pubblicato su EL News il 25/06/2025

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