La gestione dell’avanzo libero da economie su lump sum PA Digitale

In sede di rendiconto le economie relative alle somme dei contributi PNRR per la digitalizzazione le abbiamo fatte confluire nell’avanzo libero così come era riportato anche nel vostro articolo di gennaio 2024. Ora ci chiediamo: in sede di applicazione dell’avanzo al bilancio di previsione 2025 è comunque necessario seguire particolari procedimenti relativamente a queste somme?


La risposta al quesito del lettore è sostanzialmente “no”. In linea generale, essendo confluite tali somme nell’avanzo libero, andranno seguite tutte le regole e le priorità definite dal comma 2 dell’articolo 187 del TUEL, ovvero l’ormai noto elenco che prevede di utilizzarlo per:

  1. per la copertura dei debiti fuori bilancio
  2. per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio di cui all’art. 193 ove non possa provvedersi con mezzi ordinari
  3. per il finanziamento di spese di investimento
  4. per il finanziamento delle spese correnti a carattere non permanente
  5. per l’estinzione anticipata dei prestiti

Su questo argomento, tuttavia, va considerato che in data 31 Marzo 2025 è stata pubblicata la direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la Trasformazione Digitale del 23 gennaio 2025 per la gestione di importi residui derivanti dal finanziamento degli avvisi pubblici cosiddetti “lump sum” previsti dalle misure della M1C1 del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Nello specifico il punto 5 fornisce ulteriori indicazioni sull’utilizzo di tali somme indicando agli enti i principi generali da seguire:

  • prudenza: si suggerisce di procedere all’utilizzo delle eventuali eccedenze non prima di aver concluso il progetto finanziato
  • massimizzazione degli impatti dei finanziamenti ottenuti: si suggerisce di destinare le risorse residue ai capitoli di bilancio relativi all’ambito delle spese per la digitalizzazione dell’ente
  • sostenibilità degli interventi effettuati: si suggerisce di destinare almeno parte delle risorse residue a progetti formativi e/o di aggiornamento, destinati al personale impiegato nell’utilizzo delle soluzioni tecnologiche e digitali realizzate attraverso le misure M1-C1 del PNRR
  • comunicazione, pubblicità e trasparenza degli interventi effettuati: si suggerisce di destinare almeno parte delle risorse residue alla massima comunicazione degli interventi realizzati con fondi PNRR e alla diffusione dei risultati raggiunti
  • integrazione di altri interventi del soggetto attuatore aventi le stesse finalità dei progetti PNRR, sostenuti con altri fondi europei, nazionali e regionali

Di conseguenza le indicazioni contenute nella circolare ministeriale (che di fatto rappresentano potenziali spese di investimento o comunque a carattere non ricorrente) devono essere coordinate con le disposizioni previste dall’articolo 187 c.2 del TUEL sopra sintetizzato. Nello specifico si esclude quindi ancora una volta la possibilità di utilizzare tali somme per spese ricorrenti quali ad esempio i canoni dei servizi attivati, anzi è abbastanza chiaro anche dalla circolare che l’obiettivo di queste somme sia quello di massimizzare l’efficienza degli interventi al fine di avere una riduzione generale dei costi e non un incremento.

Conosci il nostro servizio contabile più richiesto di maggio?

👉 Compilazione questionari fabbisogni standard (SOSE)

Hai già predisposto tutto?
I tempi stringono e gli adempimenti non aspettano. Un errore o un ritardo nella compilazione può significare sanzioni e perdita di trasferimenti statali.

Publika ti offre un servizio completo, preciso e conforme alla normativa vigente.
Tu ci fornisci i dati, noi pensiamo a tutto il resto.

Scopri tutti i servizi di Publika in materia contabile