Domanda

L’ANAC ha spostato al 31 marzo 2021 la predisposizione e pubblicazione della relazione 2020 e del Piano Anticorruzione 2021/2023. Si poteva fare?

 

Risposta

Nella legge 6 novembre 2012, n. 190, cosiddetta legge Severino, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, sono previste numerose disposizioni che hanno dettato l’agenda delle pubbliche amministrazioni, in un settore importante e delicato come la lotta alla corruzione. Fenomeno fortemente radicato nel tessuto italiano che sottrae, ogni anno, ingenti risorse pubbliche. La legge Severino e gli altri provvedimenti attuativi, ha determinato tutti gli obblighi a carico delle pubbliche amministrazioni e società controllate, in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza.

Nell’articolo 1, della citata legge, composto da 83 commi, sono previste tre scadenze.

  • La prima si trova al comma 8 e prevede che: L’organo di indirizzo adotta il Piano triennale per la prevenzione della corruzione su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza entro il 31 gennaio di ogni anno;
  • La seconda è contenuta nel comma 14 e sostiene che: Entro il 15 dicembre di ogni anno, il dirigente individuato ai sensi del comma 7 del presente articolo trasmette all’organismo indipendente di valutazione e all’organo di indirizzo dell’amministrazione una relazione recante i risultati dell’attività svolta e la pubblica nel sito web dell’amministrazione.
  • La terza è contenuta all’interno del comma 32 e tratta di trasparenza in materia di appalti. La disposizione obbliga le P.A. al seguente adempimento: “Entro il 31 gennaio di ogni anno, tali informazioni, relativamente all’anno precedente, sono pubblicate in tabelle riassuntive rese liberamente scaricabili in un formato digitale standard aperto che consenta di analizzare e rielaborare, anche a fini statistici, i dati informatici”

Causa Covid-19 – questa è la motivazione contenuta nel comunicato del presidente ANAC del 2 dicembre, pubblicato nel sito dell’Autorità Anticorruzione il 7 dicembre 2020 – due delle tre scadenze sopra previste vengono spostate al 31 marzo 2021.

Per quanto riguarda la relazione del RPCT (Responsabile Prevenzione Corruzione e Trasparenza), l’ANAC già in passato aveva previsto lo spostamento del termine. Una volta al 31 dicembre, le successive al 31 gennaio dell’anno dopo. Per quanto riguarda, invece, il termine di approvazione del PTPCT (Piano Triennale Prevenzione della Corruzione e Trasparenza), siamo alla novità. Per la prima volta, infatti, l’ANAC, con un semplice comunicato del suo presidente, differisce un termine stabilito da una legge. Al riguardo vale anche la pensa ricordare che, tra i citati 83 commi dell’articolo 1, non si rinviene la facoltà per l’Autorità Anticorruzione di prorogare i termini stabiliti dal parlamento.

La forzatura è evidente, dal momento che per spostare un termine previsto nella legge, ci vuole la legge. Tra l’altro, l’operazione non sarebbe particolarmente complicata, nel nostro Paese, dove, da molti lustri, vige la “buona prassi” di approvare negli ultimi giorni dell’anno, un provvedimento urgente del Governo, sotto forma di decreto-legge, simpaticamente rinominato “Milleproroghe”. La procedura corretta sarebbe stata quella di prevedere, per il 2021, Mille + due proroghe, inserendo anche lo spostamento dei termini contenuti nei commi 8 e 14, dell’articolo 1, della legge 190/2012.

A questo punto ci chiediamo quando verrà prorogato, causa Covid, il terzo e ultimo adempimento, previsto dal comma 32, della legge Severino.

Per consultare il comunicato dell’ANAC:
http://www.anticorruzione.it/portal/public/classic/Comunicazione/News/_news?id=3dc4988a0a778042399cb4c84ecee70a

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