Domanda

Una madre cambia residenza insieme al figlio minore trasferendosi nel nostro comune, mentre il padre resta nell’abitazione precedente in altro comune.

In questo caso la pratica di residenza del figlio minore deve essere sottoscritta anche dal padre oltreché della madre?

Risposta

L’ISTAT nelle “Avvertenze, note illustrative e normativa AIRE, Metodi e Norme, serie B – n. 29 – edizione 1992” ha fornito le seguenti indicazioni:

La disposizione concernente l’obbligo di chiedere l’iscrizione anagrafica per sé e per le persone sulle quali si esercita la potestà o la tutela deve essere interpretata nel senso che tale obbligo grava normalmente su chi la esercita. Al riguardo, giova, comunque, far presente che il contenuto dell’art. 2 della legge deve essere interpretato alla stregua del principio al quale è informato il nostro sistema anagrafico che impone appunto l’iscrizione delle persone nell’anagrafe del Comune ove esse effettivamente sono residenti: pertanto, qualora il minore si trasferisca di fatto in un Comune diverso da quello di residenza della persona che esercita la potestà o la tutela, la dichiarazione anagrafica dovrà essere fatta da un componente della famiglia presso la quale il minore va a convivere e l’iscrizione del minore può essere eseguita anche senza il consenso di colui che esercita la potestà o la tutela”.

Pertanto, la dichiarazione di residenza può essere sottoscritta dal solo genitore che si trasferisce con i figli. Tuttavia, dell’avvenuto trasferimento deve essere data formale comunicazione all’altro genitore, affinché possa eventualmente eccepire la violazione dei propri diritti.

È, dunque, necessario inviare un avviso di avvio procedimento, essendo certamente il padre del minore un interessato al procedimento in questione.

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